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Rudi Garcia: biografia e vita privata dell’allenatore

Rudi Garcia

Rudi Garcia ha allenato per due stagioni e mezzo la Roma, ritagliandosi un posto nel cuore dei tifosi, soprattutto una… molto speciale!

Della scuola di allenatori francesi, Rudi Garcia è uno dei più rinomati esponenti, anche in Italia. L’esperienza nel nostro massimo campionato ne ha messo in luce le sue doti tattiche, al timone di una delle formazioni capitolino. Oltre alle questioni di campo, il suo nome è, però, pure salito agli onori delle cronache, per una relazione che ha concesso parecchi spunti alla cronaca rosa. Cerchiamo di conoscerne meglio la storia, spaziando dai trascorsi professionali alla sfera privata.

Rudi Garcia: la biografia e la carriera

Rudi Garcia nasce a Nemours, piccolo Comune francese nella regione dell’Île-de-France, il 20 febbraio 1964, sotto il segno dei Pesci. Di origini spagnole, più precisamente andaluse, è figlio d’arte: il padre José, ex giocatore del Dunkirk, lo iscrive Corbeil-Esonnes, iscrive il figlio Rudi.

Nel 1979, non avendo Corbeil una squadra, Rudi passa al Viry Chatillon. Già da allora emergono le predisposizioni di trequartista. Compiuta la maggiore età, cede alle lusinghe del Lille, dove milita per diverse stagioni.

Rudi Garcia
Rudi Garcia

Al termine del lungo contratto coi “mastini”, approda tra le fila del Caen, promosso in Division 1. Tre anni dopo decide di fare nuovamente le valigie: in cerca di rilancio firma con il Martigues. Ma ripetuti infortuni alla schiena e al ginocchio impongono il prematuro ritiro all’età di 28 anni.

Così si iscrive all’università, conseguendo una laurea in Scienze Motorie. Ripartito come allenatore-giocatore tra i dilettanti del Corbeil-Essonne, avvia il percorso di preparatore atletico nel Saint-Étienne e ne diventa presto il tattico, ovvero colui che valuta il posizionamento in campo degli avversari e ne studia le contromosse. Mansioni assolte fino al gennaio del 2000, quando affianca la prima guida Jean-Guy Wallemme. Nel giugno 2001 la dirigenza solleva il duo dall’incarico e lo sostituisce con Alain Michel.

Rudi Garcia subentra nel 2002 sulla panchina del Digione e lo conduce in Ligue 2 al secondo tentativo, categoria in cui riesce a consolidarsi. Nel 2007 assume le redini del Le Mans, un’occasione sfruttata a pieno: centra la nona posizione in Ligue 1 e taglia il traguardo delle semifinali in Coppa di Lega.

Col Le Mans infine rescinde per dirigere il Lille, al posto di Claude Puel. Superato un periodo turbolento (culminato nelle momentanee dimissioni), nel 2011 conquista la Coppa di Francia, grazie al successo di misura (1-0) sul Paris Saint-Germain. Nel giro di poche settimane firma il double, salendo sul trono della Ligue 1. Successivamente conquista un terzo e un secondo posto, fino alla separazione, consumata nell’estate 2013.

Il 12 giugno firma con la Roma. La partenza a razzo in Serie A (10 vittorie consecutive) proietta i giallorossi in testa alla classifica. Ma lo scivolone contro la Juventus nello scontro diretto costa il primato. Durante il resto del torneo, la Lupa colleziona ulteriori risultati positivi, tuttavia le speranze tricolori tramontano nelle battute conclusive, a causa di tre k.o. di fila. Conferma la ‘medaglia d’argento’ nel 2014-2015, a coronamento di un’avvincente duello testa a testa con i cugini della Lazio, sorpassati in virtù del derby aggiudicato per 2 a 1 nel match di ritorno. Il 13 gennaio 2016 viene destituito dai vertici societari, per via di un netto calo di risultati.

Il 20 ottobre dello stesso anno comincia l’avventura all’Olympique Marsiglia, piuttosto avara di soddisfazioni. L’unico sussulto è dato dalla finale di Europa League 2017-2018, persa al cospetto dell’Atletico Madrid.

La prossima tappa si rivela essere l’Olympique Lione. Ingaggiato il 14 ottobre 2019, sfiora il trionfo in Coppa di Lega: opposto al Psg nell’atto conclusivo, soccombe ai rigori.

In Champions League butta, invece, fuori a sorpresa la Juventus e il Manchester City. Il sogno si spezza in semifinale, sconfitto dal Bayern Monaco, poi vincitore della manifestazione. La stagione seguente chiude il girone di andata in vetta al campionato, appaiato al Lille. Le performance non troveranno conferma nel ritorno, tanto da fallire pure la qualificazione in Champions, a due punti dal Monaco. Terminati tutti gli impegni, annuncia che lascerà il Lione.

Rudi Garcia: la vita privata

Rudi Garcia è stato con Véronique, dalla quale ha avuto tre figlie: Carla, Eva e Léna. Il 18 settembre 2014 ufficializza su Twitter il fidanzamento con Francesca Brienza. I due si conoscevano da un anno, dal momento in cui Rudi è tecnico della Roma e Francesca lavora per Roma TV. Attivo su Instagram, avrebbe residenza a Parigi. Il patrimonio stimato ammonterebbe a circa 1,5 milioni di euro.

Chi è Francesca Brienza, la fidanzata di Rudi Garcia

Francesca Brienza nasce a Roma il 19 settembre 1986, sotto il segno della Vergine. Nel 2006 concorre a Miss Italia, aggiudicandosi la fascia come Miss Deborah. Da lì in avanti lavora in qualità di modella e sfila per celebri marchi. Entra pure nel mondo della recitazione, attraverso piccole parti in affermate fiction quali Don Matteo, Un medico in Famiglia e I Cesaroni. Nel 2011 si laurea in Storia dei Beni Culturali all’Università Tor Vegata.

Quindi, due anni più avanti, coglie l’occasione di destreggiarsi in veste di giornalista per Roma TV, l’emittente che segue le vicende della compagine. Archiviata una parentesi da opinionista per TikiTaka di Piero Chiambretti per la rete transalpina Telefoot, da inviata a bordocampo, è nominata da Urbano Cairo volto di punta del calcio femminile su La7 e collabora con il sito di scommesse sportive William Hill. Coltiva il rapporto coi fan su Instagram e vive a Roma. Non è noto il patrimonio.

11 curiosità su Rudi Garcia

– È stato chiamato Rudi in onore del ciclista tedesco Rudi Altig.

– Ha pubblicato l’autobiografia Tutte le strade portano a Roma.

– È stato insignito del premio Tor Vergata – Etica nello sport, annualmente assegnato  a personalità sportive che si sono contraddistinte per lealtà, correttezza, impegno sociale e lotta al doping.

– Appese le scarpette al chiodo, ha lavorato anche per Canal Satellite, dapprima da intervistatore a bordocampo, dunque da secondo commentatore.

– Ha un brevetto in educazione sportiva.

– A Franc Bompard, suo storico vice, è legato da un’amicizia che perdura dall’infanzia.

– Ama i vini italiani, in particolare il Montepulciano d’Abruzzo.

– Ha un debole per la musica, soprattutto per il flamenco e il rock.

– Da piccolo provava le tattiche col subbuteo.

– È fan di Morgan Freeman.

Tin Tin è il suo cartone animato preferito.

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ultimo aggiornamento: 6 Settembre 2021 15:28

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